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Scheda tattica: l’Atalanta di Colantuono

Ci sono squadre che sembrano nate per indossare un preciso vestito tattico e che rendono al meglio solo con quello anche a prescindere dagli interpreti sul campo. Sicuramente è il caso dell’Atalanta e del 4-4-1-1 diventato in questi...

Redazione TuttoBolognaWeb

Ci sono squadre che sembrano nate per indossare un preciso vestito tattico e che rendono al meglio solo con quello anche a prescindere dagli interpreti sul campo. Sicuramente è il caso dell'Atalanta e del 4-4-1-1 diventato in questi anni il marchio di fabbrica del suo tecnico Colantuono e che consente al club bergamasco non solo di veleggiare sempre a metà classifica, ma anche di togliersi discrete soddisfazioni con risultati importanti anche contro le big della Serie A. Lo schema si fonda su una colonna vertebrale solidissima che vede al primo posto come minutaggio stagionale l'asse composto da portiere, difensore centrale, centrocampista e punta: rispettivamente Consigli, Stendardo, Carmona e Denis. Avviando l'analisi dalla difesa, affianco all'ex difensore della Lazio ha giocato spesso l'esperto Yepes mentre invece sugli esterni c'è stata una maggiore alternanza con Brivio e Del Grosso sempre in ballottaggio a sinistra e Benalouane che da gennaio è diventato padrone della destra a scapito di Scaloni e consentendo a Raimondi di tornare ad avanzare sulla linea di centrocampo. In mezzo alla mediana geometria e polmoni sono garantiti dalla coppia Cigarini-Carmona, probabilmente una delle meglio assortite dell'intera Serie A, mentre l'out di sinistra è il territorio di caccia di Bonaventura. Il nuovo talento del calcio italiano in realtà si alterna spesso con Moralez tra fascia e trequarti con il compito preciso di insinuarsi tra le linee avversarie e rifornire di palloni interessanti il micidiale ariete Denis che a Bergamo ha sicuramente trovato il posto ideale per esprimere al massimo il suo potenziale. Per natura, il modulo dell'Atalanta vive sugli spazi stretti e le ripartenze rapide soprattutto sfruttando il lavoro sulla fascia sinistra che diventa difficile da controllare con raddoppi specifici senza lasciare sbilanciata la difesa sul lato opposto. Non ci si deve attendere dagli uomini di Colantuono una gara dominata dal primo all'ultimo minuto, ma sicuramente fiammate improvvise in grado di fare danni importanti mentre i centravanti avversari, se non assistiti adeguatamente, finiscono per perdersi nelle maglie della difesa orobica.