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Scheda tattica: ecco Livorno-Bologna

Livorno e Bologna non arrivano alla sfida di domani solo con la stessa difficile situazione di classifica e con la stessa fame di punti, ma anche con il medesimo credo tattico espresso nel 3-5-2. I tecnici Di Carlo e Ballardini hanno scelto questo...

Redazione TuttoBolognaWeb

Livorno e Bologna non arrivano alla sfida di domani solo con la stessa difficile situazione di classifica e con la stessa fame di punti, ma anche con il medesimo credo tattico espresso nel 3-5-2. I tecnici Di Carlo e Ballardini hanno scelto questo modulo nel momento del loro subentro ai predecessori con lo scopo di dare una maggiore compattezza alla loro squadra per chiudere le maglie della difesa e subire meno gol. Da questo punto di vista la missione sembra essere riuscita con maggiore successo al mister rossoblù che però non riesce ancora a trovare le risposte che cerca dalla manovra offensiva a differenza del collega amaranto. Nelle due squadre che domani scenderanno in campo per affrontarsi proviamo ad analizzare innanzitutto il livello dei singoli reparti. La difesa del Bologna si fa sicuramente preferire per esperienza e solidità anche se il Livorno può contare su un jolly decisivo anche in attacco come Emerson, a centrocampo l'ago della bilancia pende ancora una volta dalla parte dei felsinei che hanno giocatori convocati nelle rispettive Nazionali e con un pedigree decisamente più interessante degli avversari, ma il discorso cambia in attacco dove i rossoblù vivono un anno di profonda crisi mentre invece i toscani possono contare sempre su Paulinho e, da gennaio, anche su Belfodil. Detto questo, bisogna evidenziare come il cuore dell'azione domani sarà sicuramente la zona centrale del campo dove si scontreranno i terzetti Biagianti-Greco-Benassi e Christodoulopoulos-Perez-Krhin: la missione per tutti è tenere alta la squadra e schiacciare i rivali. Sugli esterni invece la situazione appare al momento più fluida e le scelte finali di Ballardini potrebbero rendere cambiare notevolmente gli equilibri per i rossoblù. Da una parte infatti si dovrebbero scontrare Mbaye e Morleo con il primo sicuramente meno veloce del secondo ma fisicamente più prestante mentre dalla parte opposta Garics appare più indicato a difendere su Mesbah che però potrebbe anche essere aggredito a sua volta dalla scelta di affidare il ruolo di esterno puro a Kone. Infine appare chiaro che entrambi gli attacchi punteranno tutto sulla mobilità per non dare punti di riferimento e creare spazi nel cuore dell'area avversaria: chi svolgerà meglio il proprio compito darà un grosso vantaggio alla sua squadra.