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Scheda tattica: ecco Lazio-Bologna

Risulta davvero fare previsioni di natura tattica su una partita di fine campionato in cui una squadra è già retrocessa e psicologicamente a terra, ma dopo la stagione disastrosa Ballardini ed i suoi uomini hanno l’obbligo...

Redazione TuttoBolognaWeb

Risulta davvero fare previsioni di natura tattica su una partita di fine campionato in cui una squadra è già retrocessa e psicologicamente a terra, ma dopo la stagione disastrosa Ballardini ed i suoi uomini hanno l'obbligo morale di non rinunciare in partenza a giocare la sfida contro la Lazio. La settimana del Bologna è stata sicuramente particolare e le squalifiche di Kone, Christodoulopoulos, Bianchi e Paponi privano la rosa rossoblù delle uniche (e poco efficaci) armi a disposizione per provare ad impensierire i biancocelesti. Il tecnico Ballardini dovrà inventarsi qualcosa con il resto della rosa a sua disposizione e per questo motivo in questi giorni ha provato due moduli inediti come il 4-3-3 ed il 3-4-3. Si tratta in entrambi i casi di formazioni che puntano ad occupare fisicamente ampi spazi di campo spostando in avanti il baricentro della squadra. Aldilà di quelle che saranno le scelte (in alcuni casi obbligate) degli interpreti, sembra preferibile scegliere un 4-3-3 che rispecchi la probabile scelta del tecnico laziale Reja. Di fronte al tridente offensivo dei padroni di casa che dovrebbero schierare Candreva, Perea e Keita sarebbe un azzardo rischiare una difesa a tre uomini che evidentemente costringerebbe i due esterni di centrocampo a tenersi spesso bassi regalando la superiorità numerica in mediana. Meglio allora affrontare un tre contro tre con il pacchetto Ibson-Pazienza-Friberg opposto a quello formato da Biglia, Ledesma e Lulic che a livello tecnico appare nettamente avvantaggiato. Se a centrocampo la sfida sarà sicuramente impegnativa, la vita potrebbe essere più facile per il trio offensivo visto che la coppia centrale Biava-Dias è piuttosto lenta e poco reattiva ma anche sulla fascia destra Pereirinha appare decisamente attaccabile magari da una punta brevilinea come Laxalt o Cristaldo. In ogni caso lo snodo fondamentale della gara sarà a centrocampo dove i rossoblù dovranno ostacolare la supremazia tattica degli avversari puntando sull'anticipo ed il pressing sul portatore di palla.