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Scheda tattica: ecco Bologna-Sassuolo

Le forti motivazioni dettate dalla classifica non sono l’unica causa in grado di rendere davvero complessa la partita di domani tra Bologna e Sassuolo. Il ritorno di Di Francesco, le squalifiche e gli infortuni sono tutti fattori che alla...

Redazione TuttoBolognaWeb

Le forti motivazioni dettate dalla classifica non sono l'unica causa in grado di rendere davvero complessa la partita di domani tra Bologna e Sassuolo. Il ritorno di Di Francesco, le squalifiche e gli infortuni sono tutti fattori che alla fine risulteranno determinanti e che potranno far pendere la bilancia dalla parte del tecnico più capace e della squadra più motivata. A livello prettamente tattico entrambe le squadre dovrebbero scendere in campo con un 3-5-2 che per Ballardini consiste nella conferma del lavoro fatto nell'ultimo periodo nonostante le assenze, mentre per Di Francesco si tratta di un passaggio obbligato nonostante la voglia di tornare al 4-3-3 già sperimentato nei mesi scorsi. La coesione dimostrata dal Bologna e l'abitudine a giocare con questo modulo dovrebbero favorire i rossoblù che però si presentano con numerose assenze e potrebbero pagare lacune dei singoli. Il buco più preoccupante per i felsinei si crea sicuramente a sinistra dove l'assenza di Morleo costringerà a impiegare uno tra Cech e Mantovani come esterno ma in questo caso la presenza probabile di Gazzola come avversario diretto non dovrebbe creare grandi problemi. Dalla parte opposta potrebbe sicuramente pesare di più almeno a livello difensivo l'utilizzo di Crespo contro un ragazzo dinamico come Longhi. La parità numerica a centrocampo potrebbe portare ad una situazione di stallo in cui le individualità faranno la differenza così come la capacità di verticalizzare rapidamente l'azione con lanci precisi dalle retrovie. I due attacchi poi saranno entrambi abbastanza in emergenza e se da una parte il Sassuolo schiererà due giocatori ibridi con il rischio di vederli sempre sugli stessi palloni, dall'altra il Bologna rischia di dare troppi punti di riferimento alla difesa avversaria vedendosi annullare fisicamente il proprio centravanti. La gara di domani però presenta una sola certezza: a nessuna delle due squadre conviene partire piano con una tattica attendista. Chi partirà più forte riuscendo a sbloccare il risultato avrà un enorme vantaggio anche psicologico sull'avversario.