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Trento passa all’Unipol Arena e inguaia nuovamente la Virtus

Una domenica tutta storta: la zona retrocessione adesso è a solamente due punti

Luca Lollini

Non poteva esserci domenica peggiore per la Virtus, battuta in casa da Trento quando già Torino, Pesaro e Capo d'Orlando avevano portato a casa sorprendentemente il bottino pieno. Dai sei che erano tre giornate fa, quindi, ora i punti di vantaggio sull'ultimo posto restano soltanto due, e Torino al momento è lanciatissima grazie alle tre vittorie consecutive ottenute (ieri ha inflitto la prima sconfitta del 2016 ad Avellino). Un risultato, quello di ieri, merito sì di una Dolomiti Energia certamente più forte, ma demerito anche di una Virtus che nel finale ha letteralmente inchiodato, segnando appena tre miseri punti negli ultimi 8'20'' di gioco. Tanti i dati statistici che contribuiscono alla lettura della gara bianconera: 0 liberi tirati in tutto il secondo tempo, 27 conclusioni dalla linea dei tre punti (12 a segno), 14 tiri tentati più degli ospiti frutto anche di 17 rimbalzi offensivi (a 6), con percentuale realizzativa soltanto del 41% contro il 60% di Trento. Ma anche i 3 punti di Gaddy con 1/5 al tiro, tre palle perse e un cross nel momento decisivo, quando Valli l'ha preferito a Fontecchio (13 punti in 18') in un quintetto piccolo assieme a Collins e Hasbrouck, per il sonoro disappunto dei 6.170 presenti all'Unipol Arena. Dall'altra parte 17 per Lockett, più 13 per Wright e per un silenzioso quanto efficace Pascolo.

Brevi di cronaca. La Virtus si affida subito a Dexter Pittman e va 8-4 dopo centotrenta secondi, tuttavia Trento risponde piazzando un parziale di 0-11 interrotto solamente da un altro canestro dell'ex Miami Heat per il 10-15 a metà del quarto. Saranno cinque punti in fila di Flaccadori a chiudere la frazione 15-24, massimo vantaggio ospite.

Un 4-0 firmato Fontecchio serve a rispondere alla bomba di Lockett con la quale gli ospiti portano il vantaggio in doppia cifra, tuttavia a quel punto gli uomini di Buscaglia ingranano la quarta e, lentamente, a tre minuti e mezzo dalla fine del tempo toccano il +15. E' Collins a questo punto a salire in cattedra con 8 punti negli ultimi centoventi secondi e, grazie anche a una difesa finalmente più efficace, all'intervallo lungo il divario tra le due squadre si è ridotto a 7 lunghezze: 36-43.

Il distacco si manterrà su questo ordine di grandezza per tutto il terzo quarto, durante il quale le vu nere cominceranno la sagra delle triple che sarà il leit-motiv della ripresa: 5/10 in questa frazione, condite però anche da un paio di erroracci in contropiede davvero da mani nei capelli. Tra le fila di Trento è Berggren il più incisivo, autore di 6 punti spezzaritmo. Pittman (11 punti e 10 rimbalzi il suo score finale) e una bomba di Mazzola, però, consentono alla Virtus di entrare nell'ultimo quarto con solamente 3 lunghezze di svantaggio.

Il divario dura appena 50'', il tempo per Fontecchio di siglare una tripla, e 50 secondi dopo Collins trova la bomba del sorpasso sul 65-62 (primo vantaggio virtussino dall'8-6). Quando ormai tutto sembra apparecchiato per un finale positivo, però, qualcosa si rompe, e di brutto anche. Da lì alla sirena, infatti, i bianconeri infileranno la miseria di tre punti, la tripla di Mazzola per il 68-69. Il resto sono un attacco impantanato (7 palle perse, 3/14 al tiro) e altri brutti errori, mentre il pubblico giustamente si spazientisce. Trento, con soltanto tre giocatori a segno nella frazione (Poeta, Pascolo e Lockett), fa quel minimo indispensabile per vincere la partita. 68-75 il finale, il clima vira al grigio.

OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA-DOLOMITI ENERGIA TRENTO 68-75 (15-24; 36-43; 59-62)

Obiettivo Lavoro Bologna: Pittman 11, Fabiani NE, Vitali 9, Cuccarolo 0, Gaddy 3, Collins 13, Fontecchio 13, Mazzola 6, Hasbrouck 8, Graziani NE, Odom 5. All.: Valli.

Dolomiti Energia Trento: Poeta 5, Pascolo 13, Forray 5, Lofberg NE, Flaccadori 5, Sutton 9, Lockett 17, Lechtaler 0, Wright 13, Berggren 8. All.: Buscaglia.