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E’ un mercato all’insegna del ‘costa troppo’, a meno che…

Manuel Minguzzi

Non mi sono dimenticato del 'a meno che' presente nel titolo. Il riferimento è alla vicenda tasse arretrate che la Serie A dovrebbe corrispondere allo stato nel giro di poche settimane, ma su cui balla una ipotesi di rateizzazione richiesta dalle società per dare maggior fiato alle stremate casse di un calcio che non vive certo un periodo florido. Se dovesse passare definitivamente questa richiesta potremmo avere di fronte un mercato leggermente diverso, magari con maggior liquidità e un incremento degli investimenti rispetto alle previsioni che preannunciavano operazioni a costo zero o scambi. E anche il Bologna, che ha ancora una quota in doppia cifra da versare allo Stato, potrebbe beneficiare della rateizzazione, non perché non sarebbe stato in grado di saldarla ma per rimpinguare l'esiguo budget di mercato stanziato nell'ultimo summit. In sintesi, capire se è possibile utilizzare una parte di quelle risorse per il mercato di gennaio. A quel punto, Sartori potrebbe avere margine di manovra in più nonostante lo scoglio resti quello degli esuberi, perché non è solo una questione economica ma anche numerica: per Motta i giocatori sono troppi e serve sfoltire. Fino ad oggi, su ogni nome che Sartori sta seguendo pare ci sia a fianco la postilla 'costa troppo', ma chissà che tra qualche settimana le cose non possano cambiare per dare finalmente al Bologna una dimensione diversa. D'altronde, questa quadra con un Brekalo e un Doig in più diventerebbe davvero molto competitiva...