Sempre sulla fase di possesso palla, Burreddu torna sulla tesi di Thiago Motta con cui si è laureato a Coverciano:
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Burreddu: “Il Bologna di Motta è predisposto al gioco. Barrow? Gli serve un gol”
"Una delle cose su cui Motta ha lavorato è l'avere il pallone come amico. Lo ha scritto nella sua tesi di Coverciano che alcuni suoi vecchi compagni avevano paura del pallone tra i piedi. Il calcio resta poi improvvisazione e se hai giocatori di talento è chiaro che le prestazioni singole e collettive migliorano. Il cardine secondo me del miglioramento è il lavoro sulla gestione della palla, sapere cosa farci e come farlo.
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