senza categoria

La lettera di Sinisa

BOLOGNA, ITALY - MAY 13: Sinisa Mihajlovic head coach of Bologna FC celebrates at the end of  the Serie A match between Bologna FC and Parma Calcio at Stadio Renato Dall'Ara on May 13, 2019 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Il tecnico del Bologna ha affidato le sue parole alla Gazzetta dello Sport

Redazione TuttoBolognaWeb

"Ci sono momenti nella vita in cui ti ritrovi a lottare contro un avversario difficile da superare o ad affrontare un problema che è complicato da risolvere. Io vivo ora un momento così, però mi sento molto fortunato perché so di non essere solo. Accanto a me ho scoperto di avere un sostegno enorme. In questi giorni ho ricevuto un mare di affetto, solidarietà ed energia positiva che mi ha dato una incredibile, ulteriore, carica e la certezza che vincerò questa battaglia contro la leucemia.  Ho ricevuto migliaia di messaggi. Vi assicuro che li ho letti tutti, uno dopo l’altro: ognuno ha rappresentato per me una carezza, un abbraccio e ha toccato il mio cuore. Sono stati giorni duri e mi scuso se non ho risposto e ringraziato ognuno di voi. Lo faccio qui, adesso, grazie alla Gazzetta dello Sport e al Presidente Urbano Cairo che mi hanno affettuosamente messo a disposizione questo spazio".

"Grazie per la vicinanza ai presidenti delle squadre in cui ho militato da giocatore o allenatore e a quelli per cui non ho mai lavorato ma mi hanno mostrato stima e affetto. Grazie agli ex compagni e avversari dei miei anni da calciatore, ai giocatori di oggi che ho allenato e a quelli che non ho mai guidato ma ugualmente mi hanno detto «Forza Mister». Grazie ai tifosi delle «mie» squadre e a quelli che invece ho affrontato vestendo un’altra maglia. Tanti di coloro che magari in passato in campo mi hanno fischiato e contestato, stavolta mi hanno incoraggiato e scritto «Non mollare Sinisa». Grazie a quanti nel mondo non solo dello sport ma anche della politica e dello spettacolo mi sono stati vicino. Grazie agli amici di una vita incontrati in tante città durante la mia carriera. E grazie alla gente comune, che non è famosa: chi mi conosce sa che valuto ogni uomo per come è e non per chi è. Dai messaggi di Capi di Stato (da non crederci...) alla letterina ricevuta da un bambino che ha disegnato un sorriso per me, siete stati tutti importanti".

"Grazie, grazie, grazie.

Mi avete commosso. Ho finito le lacrime, ora sono pronto a combattere.

Ci rivediamo presto".