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Caos rigori: Lucumi sì, Beukema no. Incongruenze e arbitri, è tempo di riflettere

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Dopo Bologna-Roma a Open Var c'era Dino Tommasi a commentare l'episodio e a confermare la bontà della decisione presa dal Var sull'intervento di Lucumi: "Braccio largo, Lucumi è fuori posizione e fa se stesso più grande. Stoppa il pallone dove ci sono due giocatori della Roma che possono giocarlo", l'analisi di Tommasi. Rigore corretto. Dopo Parma-Bologna, invece, la posizione è stata diversa. L'ha espressa Antonio Damato, sempre a Open Var: "Per noi questi non sono tocchi punibili, la postura è abbastanza corretta, non innaturale e in più c'è la distanza ravvicinata col pallone". Verrebbe allora da chiedersi perché il primo era rigore anche per l'Aia mentre il secondo no, tra l'altro con Lucumi che è più vicino alla deviazione di Ndicka rispetto a quanto lo fosse Beukema con Bonny. La postura dei due è abbastanza simile, sono entrambi in marcatura su un attaccante e, fino a prova contraria, non c'è l'obbligo di avere le braccia a pinguino in area di rigore, quantomeno nell'atto di una marcatura a uomo. Il braccio di entrambi, inoltre, era in posizione ravvicinata al resto del corpo e ben lontano dalla linea delle spalle.