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Caos rigori: Lucumi sì, Beukema no. Incongruenze e arbitri, è tempo di riflettere

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Andiamo con ordine per ripercorrere i due recenti casi controversi che hanno coinvolto il Bologna. Minuto 95 di Bologna-Roma, con i rossoblù in vantaggio 2-1 (rigore a favore per mani di Kone, pure questo dubbio ma c'era anche una netta trattenuta di Pellegrini su Odgaaard): su un corner da destra, Ndicka devia la palla di esterno sinistro - in postura di volo - e Lucumi, in stretta marcatura, tocca con il palmo della mano da posizione ravvicinatissima. Abisso lascia proseguire, ma Sozza al Var lo richiama e alla fine arriva il penalty con l'on field review. Minuto 36 di Parma-Bologna. Su una palla che sopraggiunge da destra, Bonny si destreggia in area e tocca di esterno destro una palla che finisce sulla mano di Beukema, anch'esso in marcatura e ravvicinato. Stavolta, forse memore di quanto successo al Dall'Ara e raccontato poco fa, Abisso assegna direttamente sul campo il penalty e il Var non interviene confermando la decisione. Le due azioni sono del tutto analoghe e simili, con il difensore in marcatura e con una postura naturale nella dinamica calcistica e con braccio non alto e molto lontano dalle linea delle spalle, in teoria un metro di misura per i penalty a causa di un fallo di mano. Entrambi i rigori, dunque, sono stati assegnati ma per l'Aia uno lo è effettivamente mentre l'altro no.