Tuttavia, i disappori e le ruggini tra il tecnico e il tifo organizzato non nascono di certo solo dalla scelta estiva, pardon invernale..., portata avanti da Thiago che ha preferito chiudere il ciclo in rossoblù per aprirne uno nuovo a Torino. No, tutto parte da lontano, fin dal suo sbarco a Bologna e con una squadra in posizione di classifica deficitaria. A ottobre 2022 l'inizio di Thiago in rossoblù non è esaltante tra sconfitte, una veramente brutta allo Stadium con la Juve, e pareggi sciagurati come quello interno contro una Samp che si sarebbe avviata verso la retrocessione, e la sua idea di calcio era stata tutto tranne che capita, sfociando in una immediata accusa: è presuntuoso. Nell'ambiente non c'era un clima florido attorno a Thiago, che era subentrato a un tecnico molto amato come Sinisa Mihajlovic (tuttora nei cuori di Bologna) fino a una visita 'inaspettata' del tifo organizzato dentro le mura del centro tecnico. Sono stati minuti anche di tensione, quelli, in cui Motta si è eretto a difesa della squadra, probabilmente ricavandone la leadership che ha permesso a tutti i giocatori di seguirlo fino alla fine, al riparto da tutto e da tutti. Insomma, andare alla Juve non ha aiutato a svelenire il clima, ma i dissapori erano nati immediatamente e appianati da una incredibile cavalcata Champions.
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