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Bologna, diamo un po’ di voti: il pagellone di fine campionato

Manuel Minguzzi

Schouten 6 – La lavatrice del Bologna ha fatto una discreta stagione nonostante qualche rosso di troppo e qualche acciacco fisico, e può ancora migliorare. E’ il perno del gioco di Sinisa, ma da buona lavatrice, quindi qualcosa che pulisce, tende a non avere l’altra componente: cioè lo sporco. A volte dovrebbe sporcare e non solo pulire. Gioca un calcio d’antan - Candy Modello 50.

Svanberg 6.5 – Per diversi mesi ci siamo chiesti se la sua pronuncia fosse Svanberi o Svanberg, ora ci chiediamo se sia veramente un grande giocatore o solo un normale mediano con alti e bassi. Per me è forte, con gamba, tecnica e le caratteristiche dei centrocampisti moderni. Se fosse continuo sarebbe De Bruyne. A volte fa cose incredibili, in altre è come si perdesse in un bicchier d’acqua. Serve il libretto di istruzioni. – Mobile Ikea.

Poli ng – Capitano non giocatore, ma quello è un ruolo da Coppa Davis. In attesa di vederlo con la tuta azzurra in panchina e Fabio Fognini in campo, l’ex Milan ha vissuto una stagione ai margini che non mi consente di dargli un voto, anche perché sarebbe ingeneroso. Probabilmente lascerà il Bologna se il suo utilizzo resterà questo. – Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti. Fate voi.

Medel 5 – Sarebbe un leader tecnico e temperamentale perfetto per questa squadra ma purtroppo gli infortuni non gli hanno dato pace. Ogni volta che gioca ci mette l’anima e solo per questo sarebbe da confermare, tuttavia l’ultima stagione disegna un giocatore con troppe partite saltate e con troppe incognite per continuare assieme. Va meglio nella vita di tutti i giorni e chi lo segue su Instagram ha potuto vedere la sua passione per i videogame. Orange George lo dovrebbe chiamare per la sua squadra. - Bologna Esports Facile Ristrutturare.

Dominguez 5.5 – Quando era arrivato a gennaio dell’anno scorso ci aveva fatto subito stropicciare gli occhi con due assist da favola per Palacio a Torino, poi da lì in avanti la crescita è stata più lenta del previsto e con l’enigma del ruolo e del modulo. Probabilmente la mediana a due non è esattamente adatta a lui, soprattutto il gioco a tutto campo di Sinisa che lo costringe a lunghe rincorse per leve non esattamente da quattrocentista. - Principe cerca ruolo.

Soriano 7.5 – E’ il direttore d’orchestra, la guida sapiente che mette la palla in cassaforte. Quest’anno poi ha anche segnato con continuità, diventando il miglior giocatore del Bologna per distacco e colui da cui ripartire anche il prossimo anno. Quando è in campo lo vedo come il Professore della Casa di Carta, cioè colui che guida e manda avanti un piano pensato nei minimi dettagli. E gli altri eseguono. – Alvaro Morte.