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La discriminante è la Champions League, competizione che rappresenta una festa, tale da riempire Piazza Maggiore, ma anche la preoccupazione di non essere in grado di giocarla. Forse è una esagerazione e di sicuro Joey Saputo non vorrà mandare il nome del suo club allo sbaraglio, ma intraprendere un mercato di livello per una competizione di tale portata non è assolutamente semplice, ancorché necessario. Il Bologna cercherà di farlo, all'interno dei suoi parametri, del suo budget e del suo percorso che presenta ora la missione più difficile: ripetersi. Al 10 luglio avere un mercato completo è impensabile per non dire impossibile, mentre al 10 agosto potremo fare meglio una prima tara su ciò che aspetta il Bologna e su ciò che ha intenzione di fare la società. Lo scopo primario, in una stagione con un calendario tra novembre e dicembre difficile per via della Champions, e ad aprile e maggio per concentrazione di big, è quello di rimanere in zona Europa. Qualunque essa sia. E la Champions? Va giocata con dignità, sperando di rientrare nelle prime 24. Per farlo, ovviamente, servirà un mercato convincente. Gioie di maggio e ansie di luglio.

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