Tutti, probabilmente, direbbero sì a un giocatore come Mats Hummels. Esperienza, qualità, trofei vinti, una recente finale di Champions League, ma un club come il Bologna non può prescindere dal concetto di investimento, che è diverso da spendere 3 milioni di euro di ingaggio all'anno. Un anno fa, senza indugi, avremmo scelto il tedesco rispetto a Calafiori, ma se facessimo la stessa domanda oggi probabilmente preferiremmo tenere Riccardo. Sartori, dunque, è lì proprio col compito di trovare dei Calafiori a ciclo continuo, perché lo sa fare, ha dimostrato di essere capace di vendere e ricomprare e auto generare il proprio budget di mercato. Bijol è un profilo interessante, come lo sarebbe Kiwior che il Bologna ha sondato nei colloqui per Calafiori. Questi, ovviamente portano con sé una piccola percentuale di incognita che Hummels non avrebbe. Si tratta niente altro che di una scelta strategica con lo scopo di guardare al presente e al futuro. Non vi è alcun dubbio, invece, sul fatto che prendere Hummels vorrebbe dire mandare un certo tipo di segnale alle rivali. Sulla base della scelta che farà il Bologna capiremo che tipo di filosofia verrà imbastita.
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