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Fenucci alza il muro, ma si prospetta un’altra telenovela: Ndoye-Bologna, si spera…

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Ecco, a fronte di questi proclami, a fronte di un Bologna più gagliardo e sicuro di sé, è lecito aspettarsi un muro invalicabile per il Napoli sull'elvetico. Tenere o non tenere Ndoye darebbe la misura del livello di ambizione del Bologna, ben sapendo che, come spesso dice Sartori, alla giusta cifra è corretto vendere. C'è però un punto di svolta dentro un progetto di crescita in cui si può provare a tenere più duro del solito, sforzarsi di resistere, porre in essere davvero valutazioni fuori mercato. Sembra questo il momento, l'appuntamento con la storia, o con il sogno (sempre Fenucci dixit), il turning point che fa capire a tutti: qui non si scherza. Con Ndoye dentro al motore, il Bologna, anche considerando gli ingressi di Immobile, Vitik e Bernardeschi, sarebbe da corsa, da competizione e farebbe sul serio sognare. E siccome la prossima Serie A si prospetta la più difficile degli ultimi anni (probabilmente con dieci squadre sopra 60), ripartire con una sola cessione e i puntelli laddove servono (soprattutto dietro e a centrocampo), darebbe al Bfc un ulteriore status di big. Ma preparatevi, perché la telenovela, con le sue voci e i suoi ricami sotto banco, le trame ordite a tutti i livelli, ricalcherà la sceneggiatura già vista con Beukema: il Bologna farà lo sconto, valutazione troppo alta per Ndoye, accordo a un passo, cessione imminente. Tutte cose già viste e sentite, senza prima verificare la controparte come si dovrebbe fare in questo mondo. Come sarebbe bello il lieto fine, tipo KITT che trova il modo di vincere contro il camion Goliath...