lo spunto

Thiamo Motta, Thiago Merlino, il Cammino di Santiago: se si può, teniamocelo stretto

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Il Bologna si è confermato squadra ammazza big. Fatica contro chi si difende, si accende contro chi attacca. La partita di Napoli ha vissuto su un doppio binario, ed era quello auspicato. Un inizio a far capire come stavano le cose, cioè la differenza tra chi ha un sogno da raggiungere e chi no, poi una ripresa a serrare le fila e resistere, perché il Napoli fino al 26 maggio è campione d'Italia in carica e qualche qualità ce l'ha. Si è visto tutto il calcio di Motta, fatto di conoscenza dei momenti, di intelligenza e furbizia, di attacco e difesa, spregiudicatezza e tenuta. Primo tempo con grandi trame di gioco, secondo di baricentro basso e pochi fronzoli. Sapere cioè cosa va fatto e fino a dove, conoscere il limite oltre il quale non spingersi, fermarsi per non credersi onnipotenti e fare ciò che è giusto. E' un calcio totale, disegnato perfettamente sul Bologna, su una squadra forte ma non una big, una squadra da trascinare su un altro livello senza dimenticare da dove viene. Umiltà e autostima messe assieme.

tutte le notizie di