lo spunto

Lasciatemi cantare. Il Bologna a Italiano

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Nonostante gli ultimi giorni di grande caos, e ovviamente le rassegne stampa che puntualmente facciamo, il nome principale che avete letto su queste pagine è sempre stato quello di Italiano. Contatti avviati già da mesi, con ampie aperture, e una preziosa fonte il 29 aprile ci aveva detto 'Italiano a Bologna e Vanoli a Torino o viceversa'. Insomma, la decisione era presa e i tentennamenti di Tudor non sono mai stati un problema, infatti il croato sta per lasciare la Lazio ma qui è arrivato comunque l'Italiano di Karlsruhe. Il Bologna, da tempo, aveva messo in conto l'addio di Motta e non si è fatto trovare impreparato, andando subito sull'ex allenatore della Fiorentina ma con i crismi della correttezza, passando per il club viola prima e dall'agente poi. C'è stata una piccola ipotesi Farioli, un altro tra i candidati, ma la proposta dell'Ajax non poteva essere rifiutata, e una piccola scintilla di Sarri, forse nata più dal suo entourage che da una reale idea del Bfc. Lasciatelo cantare, l'Italiano, e poi lo giudicheremo per quello che avrà fatto. Non sarà facile nemmeno per lui, perché si affaccia sul massimo palcoscenico continentale con una formazione che non può vincere la Champions League ma che deve sperare nelle prime 24 posizioni con un rendimento dignitoso. Il tutto al cospetto dei mostri veri. Un grosso in bocca al lupo, convinti che potrà fare un calcio divertente e con risultati. L'obiettivo è fare come a Firenze e tenere la squadra in zona Europa in maniera duratura, in qualunque competizione, e aggiungere, perché no, qualche finale. Sarebbe brutto, magari tra un paio di anni, una finale di Coppa Italia o di Conference? Vi immaginate l'attesa che ci sarebbe qui in città? Il Bologna riparte da Italiano, un tecnico credibile e di curriculum.

 


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