lo spunto

Un’estate contraddittoria

Mercato in ritardo, poche risorse da investire ma obiettivo 52 punti: le contraddizioni dell'estate

Manuel Minguzzi

Un’estate contraddittoria- immagine 1

Sperando che le fazioni cessino di esistere, saputiani, maigoduti, bengoduti, giornalai, si potrebbe fino a qui analizzare l’estate di mercato del Bologna basandoci sui fatti. E sono contraddittori rispetto alle dichiarazioni. Si è partiti a giugno silurando il vecchio diesse, evidentemente ritenuto il principale responsabile del mancato raggiungimento dei 52 punti, per far spazio ad un maestro del calciomercato come Sartori e al tempo stesso concedendo una seconda opportunità a Sinisa Mihajlovic (o terza, visto che è qui dal 2019). Bene, Saputo ritiene fondamentali questi benedetti 52 punti - personalmente un non obiettivo sportivo - ma pur sempre quota abbondantemente sfuggita in 8 anni, minor divario 5 punti, e per cercare di raggiungerli senza se e senza ma ha deciso di prendere il diesse che ha reso grande l’Atalanta, decidendo, però, di tagliare abbondantemente le risorse per il mercato in entrata. Detta così è un po’ come fare un Gpm di prima categoria al Giro d’Italia senza essersi allenati, oppure salire in graziella per non aver comprato una bici da corsa.