lo spunto

Una squadra che ha conquistato il Dall’Ara: ora Saputo segua Motta

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Da quanto non si vedeva un clima così all'ultima di campionato in casa? Spesso il Dall'Ara si esprimeva, al calar del sipario, su cicli terminati o da rivoluzionare, si ricordano i fischi a Donadoni e altre partite primaverili senza interesse, mentre oggi sono stati applausi scroscianti, entusiasmo percettibile, ciclo più che mai vivo e aperto da un allenatore che, anche se non comunica come noi giornalisti vorremmo, ha ridato al Bologna una identità e uno status che da tempo non si vedevano. C'è tutto per un assalto europeo dal prossimo anno, perché questo Bologna non ha nulla di meno di chi gli gira intorno in classifica e soprattutto ha trovato la chiave per ingranare una marcia diversa. Lo ha fatto con un 2023 eccezionale, salvo qualche piccolo passo falso, facendo risultato con tutte le big che si sono palesate davanti e trovando prima il settimo e poi l'ottavo posto, trovando anche il rispetto degli avversari, che hanno studiato e limitato, e soprattutto il rispetto degli allenatori delle big che sono venuti qui con belle parole di Sarri, Allegri e Spalletti. Questo sarebbe l'embrione di una piccola Atalanta e Joey Saputo, che in settimana parlerà con Motta, farebbe bene ad accorgersene. Ha preso Sartori e Thiago per un salto di qualità e ora ce l'ha davanti agli occhi. Manca poco, un passettino. Perché non farlo?


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