lo spunto

Una squadra che ha conquistato il Dall’Ara: ora Saputo segua Motta

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

La classifica è ovviamente importante e il piazzamento conta, ma il bilancio della stagione si può già tracciare ed è oltre modo positivo. Il Bologna ha acquisito oggi una mentalità diversa, un gioco identitario e tangibile, un collettivo che non molla e trova linfa anche quando linfa non c'è. E ha ragione Motta a chiedere la conferma dell'ossatura portante della squadra, perché su questa si potrebbe davvero costruire un Bologna da Europa. L'ottavo posto è ancora disponibile, ma servono i passi falsi di viola e granata, uniti ad una vittoria a Lecce: missione complicata. Si può fare, certo, ed è lecito crederci, ma la cosa ancora più importante sarebbe dare vita ad un futuro fatto di scelte coraggiose e funzionali ad alzare definitivamente l'asticella. Perché questo Bologna, che ha prodotto una media di 26 mila spettatori nelle ultime otto partite, merita di essere portato ancora avanti, senza smantellarlo, senza minarlo alle basi e anzi aggiungendo quei pochi ritocchi che renderebbero questo meccanismo ancora più preciso e oliato di quanto lo è ora.

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