Si dice spesso che conta il viaggio e non la meta. Gustarsi il percorso, ogni tappa, amplificare l'anima attraverso le emozioni vissute senza pensare troppo a ciò che ci sarà alla fine del tragitto. Il Bologna di oggi è sostanzialmente questo: emozione pura ogni volta che gioca. Al gol di Orsolini ognuno di noi avrà abbracciato il vicino, per la gioia, l'intenso brivido di un istante eterno, scordandosi di ciò che era la classifica, di cosa c'era in ballo, di quali fossero gli obiettivi. Il viaggio è proprio questo; restare sintonizzati sul presente, assaporare la costruzione di un risultato e non tanto il risultato stesso. Se non altro perché la fine di un viaggio lascia sempre un sapore malinconico anche quando l'obiettivo è raggiunto, perché a un certo punto non si vorrebbe smettere mai di camminare, di percorrere il sentiero, perché si scopre che anche le cose belle hanno una fine e, nel caso specifico di un campionato, occorre poi aspettare tre mesi per riveder giocare il Bologna. Troppi.
lo spunto
Un percorso tutto da vivere: oggi il Bologna è big. E le tv…
Si dice spesso che conta il viaggio e non la meta. Gustarsi il percorso, ogni tappa, amplificare l’anima attraverso le emozioni vissute senza pensare troppo a ciò che ci sarà alla fine del tragitto. Il Bologna di oggi è sostanzialmente...