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Sapere oggi dove potrà arrivare il Bologna è missione difficile e per veggenti, ma è anche bello godersi il viaggio senza sapere l'esito finale, perché giornate come quella di San Siro, di Torino, o anche quella di una vittoria contro il Frosinone regalano ormai sensazione ed emozioni che conquistano un Dall'Ara sempre più pieno e sempre più consapevole della forza mentale e tecnica della squadra. Il connubio squadra-tifo, così in sintonia e così tarato verso l'alto piuttosto che verso le salvezze tranquille, non si era visto molto spesso da queste parti, ma la ventata di novità portata da Sartori e Motta lo ha generato come un big bang che potrebbe ricreare qui una piccola Atalanta. Un pianeta diverso rispetto a quello abitato fino a un anno fa. E oggi quella piccola scintilla ha battuto un Frosinone che riveste il ruolo di piccolo Sassuolo targato Di Francesco e Angelozzi, dimostrando come le sensazioni della vigilia, cioè di una partita non facile, fossero assolutamente corrette. Bene dunque questo Bologna che cesella di fioretto e blinda di clava, alternando il talento alla lotta, la qualità alla quantità, portando tutta la città al settimo posto. Posizione quasi inedita dopo nove giornate. I tempi cambiano, il calcio anche e stavolta pure il Bologna è riuscito a cambiare pelle. E allora lasciamoci andare 'Thiago, portaci in Europa'.

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