Thiago Merlino. Ora sarebbe bello continuare assieme

Thiago, insegnaci la vita. Insegnaci tutto.

La massima espressione del Bologna, dopo un periodo 'appannato', è giunta nella partita più importante, lo scontro diretto che può valere la Champions League, e con una pazza idea di calcio in campo. Nata con scelte che forse nessuno avrebbe pronosticato, ElAzzouzi al posto di Ferguson e Calafiori terzino, e con trame sempre nuove, sempre innovative, capaci di mandare in tilt il computer di ogni allenatore avversario (Palladino a parte...). Il Bologna di Thiago è qualcosa di talmente bello che, nonostante l'ansia per questa corsa Champions League, vorremmo non finisse mai. Da un lato non vediamo l'ora che il campionato cessi, per poter cementare questa classifica, ma dall'altro vorremmo che si andasse avanti all'infinito, a godere, a gioire, a stropicciarci gli occhi per quanto questa squadra è in grado di fare. E se nella partita che vale la vita, soprattutto per gli altri, esci con un risultato simile, maturato con tutta l'espressione calcistica che ci può essere, grandi trame ma anche enorme sacrificio, significa che nemmeno l'infortunio del capitano ha scosso una squadra che rende fieri, orgogliosi, entusiasti di un percorso che sembra solo all'inizio. Significa che la squadra in missione c'è davvero e ha i galloni della prescelta se da qualche parte gli dei del calcio esistono.