lo spunto

Buon Bologna, ma ora serve ripartire davvero: la classifica non aspetterà più

Manuel Minguzzi

Detto che un arbitro, dopo che sono spariti i raccattapalle al 94', non può fischiare con una palla che sta ricadendo in area, il Bologna ha dimostrato di potersi salvare e di aver ancora voglia di lottare. I difetti strutturali sono ancora lì, i dettagli fanno la differenza e il Bologna non riesce mai a girarli dalla sua parte, ma resta una sconfitta che ha il sapore del pareggio e contro squadre meno tecniche del Napoli questo atteggiamento può portare punti. Anzi, dovrà portare punti. La classifica ha aspettato fino adesso ma difficilmente aspetterà ancora e Motta sta forse trovando una fisionomia di squadra anche con esclusioni eccellenti come i senatori Soriano e De Silvestri. Queste partite dimostrano a che ritmo è necessario giocare per mettere in difficoltà gli avversari e qualcuno, in là con l'età, forse non è più in grado di generarlo. Il calendario pone davanti Coppa Italia con il Cagliari e poi Lecce e Monza, tre partite che diranno tanto, o quasi tutto, del Bologna di Motta. Da una trasferta che lasciava presagire contorni funerei di goleada il Bologna porta a casa poco, zero punti, ma tanto dal punto di vista mentale. La speranza è che una fiammella possa essersi accesa. D'altronde non ci resta altro che sperare questo. Ora servono urgentemente punti.