lo spunto

Si torni al calcio giocato, se si può: la spettacolarizzazione è un danno. Il Bologna alla prova Frosinone

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Con queste premesse è dura tornare al calcio giocato, anche perché su ogni partita che guarderemo ci sarà il retropensiero di un illecito, di una scommessa fatta, o semplicemente l'ansia che il nome del nostro giocatore preferito possa uscire dalla bocca del guru, quello che ormai vogliono tutti per risollevare fantomatici share televisivi, a riprova del fatto che non si riesce più a scindere la verità dei fatti, la veridicità o no delle notizie, dall'ottenimento di un seguito mediatico. Ma occorre provare a guardare avanti, sperando che la macchia d'olio sul tessuto calcio non si allarghi a dismisura e che un buon detersivo riesca a cancellarla. Per il Bologna c'è di fronte il Frosinone, anche se del prossimo turno di Serie A non si parla quasi più, e si continua a giocare con la squadra di Motta che ha davanti l'occasione per avvicinare le zone europee dopo un buonissimo avvio di campionato. Non sarà facile, perché a Frosinone si è ricreato un piccolo Sassuolo, Di Francesco e Angelozzi, mentre a Bologna potrebbe essersi ricreata una piccola Atalanta grazie a Sartori e Motta. Chi la spunterà darà seguito con i fatti alle sensazioni.


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