lo spunto

Quando non si può vincere…

Buon pareggio per il Bologna, importante non aver subito reti: Motta dovrà però trovare un punto di equilibrio con i senatori

Manuel Minguzzi

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In questi casi si dice sempre: se non puoi vincere almeno non perdere. Il Bologna lo ha fatto, a differenza di Torino. Restano ancora i zero gol segnati dopo 180 minuti, ma quantomeno la prestazione contro i biancocelesti è stata sicuramente più convincente rispetto a quella di una settimana fa e infatti il risultato è stato diverso. Bologna più pimpante nel primo tempo, senza centravanti di ruolo con Barrow primo violino e Aebischer e Kyriakopoulos a supporto - non certo il tridente dei sogni - ma le occasioni sono arrivate, con il palo di Ferguson di testa, forse più gol sbagliato che sfortuna, e un destro di Barrow che ha scaldato le mani di Provedel. La nota lieta, se vogliamo, è stata proprio il gambiano che è parso in ripresa (anche nel secondo tempo ha sfiorato il gol con un destro dalla distanza). Per il resto, forse non eccezionale la gestione dei cambi di Motta che ha sostituito Schouten, fino a lì metronomo, e Moro ma non trovando la giusta manovra per risalire il campo con maggiore convinzione una volta passata l'ora di gioco. Anche l'ingresso di Zirkzee non ha dato frutti sperati, con l'olandese un po' troppo solo davanti e a tratti, forse, un pelo lezioso. Ma, come detto, quando non c'è la possibilità di vincere diventa importante non perdere

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