lo spunto

Qualcuno ci porti in Europa

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Il Bologna oggi rende fieri e dopo otto anni è finalmente arrivato al punto che tutti speravamo. Può essere il primo passo di un ciclo europeo o forse un fuoco di paglia, non lo si può sapere con certezza, ma di sicuro ci sono i parametri giusti per creare qualcosa di bello e di irripetibile. Le emozioni di oggi sono quelle rimaste nel cassetto per tanti, troppi anni, e ora che possono essere ritirate fuori con orgoglio e fierezza è giusto viverle fino alla fine, senza l'ansia del futuro, del cosa sarà e di chi resterà. Non è il momento. Fa piacere, però, la simbiosi ritrovata tra ambiente e club, un riconoscimento per la pazienza che il tifo ha portato avanti con dedizione e che ora vede ripagare con prestazioni e vittorie. Il calcio a volte è molto semplice, anche nella esigente Bologna: basta mettere in campo una buona squadra. Il resto ce lo mette il pubblico, il calore di una piazza che finalmente sboccia di nuovo, consapevole che ha tra le mani un gruppo di ragazzi di valore e che non parte mai battuto. Sarà così anche mercoledì, quando la spinta di un Dall'Ara pieno diventerà un'altra volta valore aggiunto: quando tutti remano uniti dalla stessa parte la magia è possibile e i sogni si possono realizzare. Qualcuno ci porti in Europa. Ce lo meritiamo.


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