lo spunto

Qualcuno ci porti in Europa

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Sulla partita onestamente c'è poco da dire perché il Bologna ha di fatto sbandato per cinque minuti nel primo tempo, con il solito errore in uscita da basso, ma per il resto la contesa ha mostrato l'efficienza rossoblù, la tecnica superiore, la panchina migliore e una idea di calcio di stampo europeo. Non è sufficiente oggi per certificarne l'accesso, ma è il requisito minimo per chi vuole ambirci. E il Bologna ce l'ha. Ora non resta altro che sintonizzarsi immediatamente sulla Fiorentina, ovvero la madre di tutti gli scontri diretti in questa fase di calendario con la terza partita consecutiva in casa da provare a sfruttare. Ed è la più importante. Da tempo, poi, non si sentiva un coro riservato al presidente con tanto di richiesta europea, segno dei tempi che cambiano ed esplicati bene anche dalla conferenza stampa settimanale di Fenucci, il quale finalmente è uscito allo scoperto sull'obiettivo sportivo della stagione. Non ci si nasconde più, non lo fanno i tifosi, non lo fanno i giocatori, Saelemaekers settimana scorsa, non di certo Thiago che pensa 'di partita in partita', e la società è ora consapevole del fatto che la pepita d'oro si chiami Giovanni Sartori. L'altra è proprio Thiago Motta, ma la sua permanenza resta un rebus. Non è però il momento di pensarci, di distrarsi, di togliere il focus dal prossimo impegno che vale quasi come una finale di Champions.

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