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Parlare di Europa è tabù?

Manuel Minguzzi

Con l'immaginazione si può andare ovunque e sognare non costa nulla e sarebbe veramente bello che il Bologna, concretamente, cercasse di cavalcare questa ondata di entusiasmo data una classifica che è sicuramente momentanea ma anche intrigante. Da un lato c'è il lavoro di Motta che a parte qualche bruttura, Coppa e Cremonese, continua a dare i suoi frutti con 20 punti in 14 partite, e dall'altro ci sarebbe il lavoro societario, quantomeno per completare senza troppi indugi una rosa che merita di essere migliorata per non mettere un freno agli istinti primordiali ritornati dopo la vittoria di oggi. Succederà? Non lo sappiamo, i primi ventisette giorni di mercato ci hanno risposto di no, ma chissà che gli ultimi tre non regalino sorprese. D'altronde, è il solito discorso: ritrovarsi in questa posizione non deve essere un calmante per sancire il famoso 'siamo a posto così' ma anzi dovrebbe indurre una decisa accelerata proprio per mandare un messaggio di ambizione a tutta la piazza, squadra e allenatore compreso. Ed è qui che il Bologna è quasi sempre mancato nell'ultimo decisivo passo come ha dimostrato, ad esempio, il mercato di un anno fa.