Non ragioniam di loro, ma guarda e passa. Da Pradè una polemica di basso lignaggio

Il comportamento di Vincenzo Italiano non ha avuto nulla di irrispettoso, basta guardare le immagini. Al fischio finale si è girato verso gli spogliatoi, voltando le spalle a tutti proprio per contenersi, compresi giocatori e tifosi viola, e incontrando un membro dell’ufficio stampa è scattato un abbraccio e una esultanza. Sveliamo un segreto: si può. Non sta scritto da nessuna parte che un ex non possa esultare per una vittoria della sua nuova squadra. Sarebbe stato decisamente scorretto farlo rivolto verso il settore ospiti o in faccia ai suoi ex giocatori, ma voltato di spalle, proprio per non offendere nessuno, no. Da quando in qua il calcio è diventato un esercizio di stile, una prassi in cui bisogna mettere le posate nell’ordine giusto, il centrotavola adatto, i piatti idonei, il famoso cucchiaio da tè diverso da quello da dolce con la precisa Csaba a valutare la mise en place di una cortesia per gli ospiti, in cui tutti devono essere impostati e ingessati. Voglio dire, se Italiano avesse fatto come Zaniolo ci si potrebbe ragionare su, ma un abbraccio e una cuffia in tribuna non può scatenare una reazione così scomposta.