La sensazione è che Motta mai e poi mai sarebbe rimasto qui, indipendentemente dalle ambizioni della società e dai giocatori in rosa, perché il richiamo juventino è stato troppo forte per resistergli e probabilmente avrebbe fatto uguale anche all’Atalanta, vedi Koopmeiners, andato a rottura pur di andare a Torino. Di sicuro, il Bologna è un po’ mancato in estate per allestire una rosa che valesse la Champions, ma quando un allenatore in scadenza, a partire dall’ottobre 2023, rimanda in continuazione l’appuntamento con il rinnovo implicitamente sta dicendo che non intende rimanere. Infatti così è andata. Ora che Motta è felicemente alla Juve qui si fa un po’ fatica a dimenticarlo, se non altro perché da Torino ogni tot. settimane viene accostato un giocatore ai quei colori

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