lo spunto

Mercato sufficiente, ma il Bologna non pensa all’Europa

Manuel Minguzzi

Il Bologna non è squadra da Europa e non ha le risorse per diventarlo. Soprattutto, non ha i bilanci per competere. Nelle prime sette si è inserita l'Atalanta e, a maggior ragione quest'anno, quel circolo chiuso resterà sempre più chiuso. Pensate che tra Allegri, Inzaghi, Pioli, Sarri, Mourinho, Gasperini e Spalletti tre resteranno fuori dalla Champions. Di conseguenza, per il Bologna si è spalancato il mare della tranquillità, con una salvezza da sempre in ghiaccio, in A ci sono Empoli, Venezia, Salernitana e Spezia, e una parte sinistra non così lontana, almeno l'anno scorso con i 45 punti del Verona. Il Bologna può fare 45-50 punti con un Arnautovic in più e un Tomiyasu in meno? Sì. E' poco per una piazza come Bologna? Può essere, ma il calcio che ci viene proposto è questo, cioè quello di un club che non ha al momento l'ambizione di andare in Europa e punta, al massimo, ad un nono o decimo posto. Comprendere questo eviterebbe aspettative e illusioni.