lo spunto

Mercato e poco rispetto: alla penultima Motta sulla panca Juve

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

E allora la situazione qual è? Potremmo dire che sostanzialmente non c'è. La massima concentrazione da parte di tutti i membri del Bologna è sulla stagione da concludere, in primis Thiago Motta, che sarà di certo corteggiato dalla Juve ma che non ha ancora scelto il suo futuro. Vale per lui e vale per tutti, anche perché il gruppo è sano, i giocatori si trovano bene tra loro, il legame è forte e nessuno per ora ha deciso cosa farà l'anno prossimo. Per un semplice motivo: non si conoscono le competizioni che giocherà il Bologna. Il resto è affare dei procuratori, i quali fanno il loro mestiere e ascoltano le proposte e gli interessamenti che ci possono essere sul mercato, ma ogni singolo giocatore rossoblù non vuole distrazioni e vuole arrivare all'obiettivo finale con il massimo impegno. Chi vi dice il contrario, cioè che Tizio ha aperto, Caio ha accettato o Sempronio detto sì, usa una forzatura e si intromette in una lotta Champions più che mai aperta e in cui il Bologna viene visto come l'intruso (spiacevole o no decidete voi). Basterebbe ascoltare Casteldebole, che per prima cosa ripete un mantra chiaro a tutti ma che fatica a farsi strada fuori dalle mura cittadine: non parliamo di mercato, rimaniamo concentrati sul campionato e comunque non smantelleremo. Calafiori, Ferguson e Zirkzee sono oggi giocatori del Bologna e lo rimarranno fino a che qualcuno non deciderà, eventualmente, di venderli. Quel qualcuno è il Bologna.


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