lo spunto

L’inCASTRO perfetto

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Finalmente il Bologna si muove in sincrono, attacca e pressa con baricentro alto ma lo fa in maniera compatta e coordinata, così niente più praterie a centrocampo e anche meno occasioni da gol concesse. Alla fine della fiera l'Atalanta si è riversata in avanti solo con l'uomo in più, perché prima le occasioni non erano state eccessive se non la grande parata di Skorupski su Lookman, segno di un Bologna più coeso e ordinato in quello che fa. Palla al piede, invece, come era giusto che fosse, pochi fronzoli e palla in verticale proprio per sfruttare l'uomo contro uomo della Dea, con interessanti movimenti a interscambiarsi di Castro, Ndoye e Fabbian allo scopo di portare in giro la difesa e non dare punti di riferimento. La missione era stata studiata bene, peccato solo che l'imprevisto, come nel programma di Amadeus, abbia fatto perdere il bottino pieno. Ma anche in questo caso è stata lodevole la tenuta del Bologna fino al 90' contro un'Atalanta con 4-5 attaccanti in campo.

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