E' destino che il Bologna non riesca a vincere al Dall'Ara. La Dea bendata ci vede benissimo, a volte. L'incastro perfetto, scusate il gioco di parole, è per dire che Santiago Castro appare forte davvero ma che spesso i dettagli fanno la differenza e a volte si rimane lì, incastrati tra ciò che non andava fatto e ciò che succede. Una palla persa al limite dell'area, un contropiede governato male da un terzino: insomma, quando si innescano gli episodi nel calcio si viene sempre puniti. Non c'è scampo. Di buono si prende la prestazione del Bologna, che ha giocato alla pari contro i campioni dell'Europa League e trovato un vantaggio con una perla di Castro, se li fa tutti così ci si divertirà, che lasciava presagire un'altra vittoria dopo Monza. Peccato. Resta però la prestazione della squadra che è sempre più a immagine e somiglianza del proprio mister. Tre indizi, dopo Shakhtar e Monza, fanno una prova. Bene tutti, a parte qualche eccezione ma è proprio la coralità d'insieme della squadra a lasciare una buona impressione.
lo spunto
L’inCASTRO perfetto
Perla di Castro, ma gli episodi condannano il Bologna al pari. C'è fiducia per la prestazione. Ora il sogno a occhi aperti a Liverpool