lo spunto

Le assenze hanno pesato. Atalanta più viva e brillante. Ora ripartire

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Ha ragione Italiano quando dice che le grandi squadre devono resettare e ripartire dopo una sconfitta. La necessità primaria è ritrovare atteggiamento e approccio, perché il calendario impone un ritmo incessante ed elevato e gli avversari, tutti di livello, azzanneranno alla giugulare fin dai primi secondi. Dalle sconfitte, in genere, si impara e quello che oggi ha capito il Bologna è che per cullare il percorso europeo fino alla fine serve massima attenzione in ogni secondo, ogni attimo, ogni dettaglio. Soprattutto all'inizio, dove una partita può essere indirizzata. C'è, però, la sensazione che al Gewiss si siano incrociate le situazioni più favorevoli per la Dea e più sfavorevoli per il Bologna, con una squadra ritrovata da una parte e una meno pimpante del solito dall'altra, depotenziata da una condizione non perfetta. Il merito, se vogliamo, è non essere usciti di partita e aver evitato passivi peggiori, perché da queste parti i gol possono fioccare e ingigantire il fardello se non si è pronti a reggerlo. E ha ragione anche De Silvestri a parlare di equilibrio, perché in fin dei conti non si perdeva da mesi e di certo il Bologna non è diventato brocco tutto d'un colpo. E' stata una giornata negativa, che può e deve rimanere un caso isolato. Ora l'Inter.