lo spunto

La permanenza di Motta non dipende da Amian. Ora testa al campo: febbraio mese chiave

Febbraio è un mese decisivo, il Bologna deve pensare al campo: tutto il resto viene dopo
Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

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Tra Santiago Castro e il rinnovo di Motta praticamente viviamo in una perenne sceneggiatura senza colpi di scena, aspettando che il finale produca il lieto fine che tutti attendiamo. Se sul primo punto ci sono stati sensibili passi avanti, la dirigenza rossoblù è volata in Argentina per chiudere l'affare, probabilmente senza clausola, sul secondo bisognerà aspettare e armarsi di pazienza. I continui rinvii di una fumata bianca che non arriva, anzi di una trattativa che di fatto deve ancora entrare nel vivo, potrebbero lasciar presagire qualche segnale negativo, ma in realtà è comune prassi per gli allenatori spostare il più avanti possibile ogni tipo di discorso che non riguardi il campo. La massima concentrazione è fissata sulla partita successiva e tutto il resto è fonte di distrazione che nessuno vuole affrontare, a maggior ragione quando si è in corsa per un obiettivo prestigioso. Da mesi si sposta avanti lo scorrere delle lancette relativamente al rinnovo di Thiago, prima era la sosta di campionato, poi Natale, adesso si va a marzo, cioè terminato il mercato invernale e con una classifica europea più delineata, ma secondo il mio modesto parere si potrebbe sfociare anche ad aprile inoltrato. Il che non significa che Motta certamente non firmerà.

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