lo spunto

La Juve non è un modello

Manuel Minguzzi

Vi ricordate la faccenda stipendi in epoca Covid? Per tutti la Juventus intraprese una strategia illuminante e illuminata, che ufficialmente avrebbe dovuto avere un effetto economico positivo a bilancio di 90 milioni. Tutto utile ad arginare la crisi pandemica, si diceva. Per alcuni, quella mossa venne definita 'pietra miliare', con lodi sperticate a quattro colonne praticamene ovunque perché ancora una volta la Juve era stata la prima e la più sagace nel combattere gli effetti della crisi. Peccato che quelle quattro mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno 2020 siano state proprio la miccia che ha fatto accendere le indagini. Quella pietra miliare si è trasformata in colpo ferale se le accuse verranno confermate. E non si parla di sciocchezze o tecnicismi contabili - si è letto anche questo nella difesa di ufficio di qualche collega - ma di comunicazioni non idonee a bilancio, di carte private proprio su quelle mensilità, di un accordo nascosto con Ronaldo e tanto altro. Alla faccia della pietra miliare (sempre che le accuse siano confermate in giudizio).