lo spunto

Ir(r)ati, ma vittoria dal peso specifico enorme

Manuel Minguzzi

Inevitabile spendere due parole sulla direzione di Irrati. Praticamente ineccepibile per un'ora, il direttore di gara poi ha improvvisamente sparigliato le carte, fischiando un primo rigore su un contrasto come ce ne sono mille in area, e fischiandone un secondo su un tocco di mano che, essendo la mano in appoggio su una scivolata e dopo un tocco con un'altra parte del corpo, non dovrebbe essere sanzionabile. E meno male che Lukasz Skorupski si eretto a baluardo compiendo una doppia parata decisiva ai fini del risultato. Inconcepibile come almeno sul secondo penalty il Var non abbia almeno fatto rivedere al video l'azione. Sempre le solite cose. Incredibile poi l'infinita attesa sui gol del Bologna, sul primo non c'era nessun tipo di fuorigioco da valutare, mentre sul secondo ci si è messo anche un problema tecnico. Insomma, passare da sostenitori a critici del Var è un attimo, ma l'opinione generale è che la tecnologia resti ancora utilissima se ben utilizzata. Poco importa, perché alla fine i tre punti sono arrivati e ora, con il Bologna settimo, diventa sempre di più lecito sognare. Alla faccia di tutti coloro che da qualche anno amano ripetere che da queste parti certe cose non è possibile farle. E no, se c'è la volontà ci si può riuscire eccome...