lo spunto

Un po’ come Coyote e Beep Beep

Manuel Minguzzi

Non c'è da essere eccessivi nelle critiche con una squadra settima e reduce da tre vittorie di fila in trasferta, ma quando si alza l'asticella si alza anche l'aspettativa e dalla partita di Torino ci si aspettava ben altro. Non si chiedeva l'ennesima vittoria, quella non è mai certa, ma una prestazione diversa a cavalcare l'onda sì. Invece il Bologna ha rincorso a vuoto, mentre i granata sono montati sopra al match con ritmo, intensità e ossessivo scopo di non far giocare l'avversario, peraltro riuscendoci. Costantemente attaccati da dietro e spalle alla porta, i rossoblù non sono mai riusciti a risalire il campo con idee, geometrie e organizzazione; e se la partita si gioca sulle seconde palle e sulla profondità difficilmente il Toro di Juric diventa arginabile. Infatti sono arrivati tre punti per loro e zero per noi. Il match si è trasformato così in una battaglia uno contro uno in ogni zolla di campo, ma il Bologna l'ha affrontata senza i suoi due guerrieri di mezzo, Dominguez e Medel, soccombendo su un piano tattico sfavorevole e mal imbastito dal tecnico rossoblù. Di fatto, Motta non è riuscito a far esprimere ai suoi la qualità necessaria per superare il pressing e tramutare, con spazio alle spalle, in vantaggio il punto di forza dell'avversario.

tutte le notizie di