lo spunto

Il gatto di Zabrze. Il Bologna si regala una notte Champions

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Rimarrà un po' nella memoria questa serata, perché laddove la classifica piange e l'eliminazione è dietro l'angolo, ci si può tenere stretto un pareggio che dà un senso alla manifestazione, le rende onore gettando il Benfica nella tensione di due ultime partite da batticuore per tenersi i playoff (Barcellona e Juve) e mette una bandierina in un Da Luz iconico. Ha sorpreso il Bologna, in primo luogo gli avversari che si aspettavano un impegno più agevole, con un primo tempo di pressing alto e riaggressione immediata che ha impedito ai portoghesi di giocare. In seconda battuta i tifosi stessi, magari pessimisti alla lettura dell'undici titolare. Veder i padroni di casa gettare via palla alla rinfusa ha però fatto stropicciare gli occhi di chi ha seguito a Lisbona la squadra, con cori che ben si udivano dalla tv e che un pizzico hanno riacceso l'orgoglio. Il peccato originale è non aver concretizzato, soprattutto Dallinga alla prima occasione, e la storia di questa Champions racconta di una squadra che fatica tremendamente a gonfiare la rete. E farlo senza Castro, Odgaard e Ndoye è ancora più difficile. In ogni caso, Italiano si può tenere la grande risposta delle seconde linee, che hanno mandato un altro segnale in vista del prosieguo di stagione.

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