Scrivere di un possibile esonero di un allenatore malato è compito difficile, per comprensione della situazione, per delicatezza, per rispetto o, semplicemente, per affetto. Ma l'avvio del Bologna porta a farlo.
lo spunto
Il diritto di cambiare, ma non con le dimissioni
Cercando di mantenere un difficile equilibrio tra ciò che si scrive e ciò che rischia di essere frainteso, diventa necessario capire perché una società di calcio abbia il diritto di decidere e perché la critica non dovrebbe accanirsi oltremodo su una eventuale decisione di esonero. Il mondo del calcio ha regole e consuetudini che sono diverse da ogni altro impiego, perché fanno capo ad un concetto di risultato decisamente più rilevante e discriminante rispetto ad un lavoro comune. Gli allenatori di calcio, infatti, lo sanno, per primo Sinisa che spesso parla di 'allenatori esonerati e allenatori che lo diventeranno'. I risultati di queste prime cinque partite disegnano una difficoltà che si trascina da tempo - considerando che in tutto il 2022 il Bologna ha vinto solo un quinto delle partite - e che non sembra di facile soluzione considerando lo smarrimento dei giocatori in campo. In sintesi, oggi è a rischio pure la permanenza della categoria e ogni valutazione è non solo lecita ma anche necessaria per il bene del club.
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