lo spunto

Il calcio pragmatico di Motta: la funzionalità al servizio del risultato. Ora serve il colpo esterno

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Ora, per continuare a sognare, servirebbe qualche colpo esterno. Il mese di dicembre sarà oltremodo decisivo e impattante sul futuro. Ci sono sei partite, cinque di campionato e una di Coppa Italia, che avranno un riflesso sulle possibilità di classifica del Bologna e anche sull’ormai imminente mercato di gennaio. Due trasferte difficili al Sud e su campi caldi come Lecce e Salerno, poi un trittico da paura in sei giorni con Roma in casa, Inter fuori (ottavi di Coppa Italia) e Atalanta in casa. Qui servirà tenere il ritmo e il passo delle rivali in quelli che ormai possiamo definire scontri diretti per l’Europa. Poi, il 30 dicembre, chiusura di anno solare nell’inverno di Udine. Qui si capirà molto di più delle potenzialità del Bologna, e se in casa la squadra ha conquistato tanto, praticamente il 75% degli attuali punti, in trasferta si renderà necessario un colpo contro formazioni di livello inferiore e impegnate in ben altre altre lotte. La speranza, inoltre, è che con una rosa maggiormente profonda Thiago Motta sia in grado di poter puntare con decisione all’ottavo di finale di Coppa Italia in quel di San Siro, proprio perché questo Bologna ha più volte dimostrato di non avere limiti nemmeno nelle partite più difficili. Dicembre sarà il mese delle prime verità.


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