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Il calcio è così. Ma due cose le abbiamo imparate

Redazione TuttoBolognaWeb

Cosa abbiamo capito dalla partita di ieri quindi? Due cose fondamentali, almeno io. La prima: questa squadra non deve temere nessuno, se mette in pratica quello che sa fare parte sempre alla pari con tutti, che di fronte ci sia l'Empoli al Dall'Ara o l'Inter a San Siro. E non è un aspetto banale, perchè scendere in campo con la consapevolezza non solo di non partire mai battuti ma addirittura di essere favoriti in gran parte dei casi non è poco. La seconda: questa Fiorentina non ci può far paura per la corsa al quarto posto. Ora la Viola è davanti a noi, ok, ma il campo parla più dei risultati in certi casi: a Monza vince 0-1 con un gol rocambolesco di Beltran, contro il Verona vince 1-0 con un gol nel finale dopo aver rischiato di prendere gol in diverse occasioni (compreso un calcio di rigore fallito da Djuric), lo stesso discorso si può fare contro il Torino, mentre contro il Sassuolo perde 1-0 senza dimenticare che alla squadra di Dionisi viene anche annullato un gol regolare. Insomma, la ruota prima o poi girerà: è vero che da un po' di tempo a questa parte a Italiano manca un elemento come Nico Gonzalez, ma basta guardare le partite di Fiorentina e Bologna per capire a livello di costanza di gioco quale tra le due squadre ha più possibilità di arrivare davanti all'altra a fine campionato. Da questo punto di vista sono sicuramente più minacciose Atalanta, Napoli, Lazio e Roma, le prime tre soprattutto, per un'eventuale volata finale in zona Europa. Ma Thiago Motta sa bene che il suo Bologna se la può giocare fino in fondo. Con una chiara idea in testa: mai abbattersi, nemmeno dopo una beffa come quella di ieri. Perchè, ancora, il calcio è così.


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