Ma il calcio è così, lo ha scandito bene Thiago Motta ieri subito dopo la partita. Giochi, crei, amministri, gestisci i ritmi, e alla fine vieni beffato dalla lotteria dei calci di rigore. Uscire a testa alta può bastare a consolarsi dall'eliminazione? Verrebbe da dire per forza, visto che il corso degli eventi non lo si può cambiare. Però che rammarico: sembrava davvero potesse essere l'occasione giusta per togliersi qualche soddisfazione anche in Coppa Italia dopo anni di eliminazioni praticamente immediate (l'ultimo quarto di finale risale a undici anni fa), vinci a San Siro contro l'Inter e domini al Franchi contro la Fiorentina, e saluti per un tiro dagli undici metri fatale. Anche se a dirla tutta imputare l'eliminazione dalla Coppa Italia al povero Posch sarebbe ingiusto moralmente oltre che sbagliato concettualmente: perchè si può parlare anche delle occasioni da gol fallite da Zirkzee, su tutte quello stop clamorosamente mancato a centro area quando era solo davanti a Christensen, si può parlare di alcuni contropiedi gestiti in modo discutibile da Orsolini, si può parlare di tante cose che sono mancate negli ultimi venti metri. Anche fortuna, sì: due pali e una traversa da tempo il Bologna non li colpiva nella stessa partita. Eppure ieri è accaduto anche questo: tornando alle parole di Thiago, il calcio è così.
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