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Insomma, quando il Dall'Ara parte con Cremonini e Dalla l'emozione è ancora tanta, la voglia di tornare in Europa intatta e il sogno di essere protagonisti vigoroso e prepotente. C'è dunque la sensazione che il coinvolgimento sia maggiore, proprio perché si è partiti da underdog, da outsider, convinti tutti che il massimo fosse già stato raggiunto con Thiago. Forse non è ancora ora di tirare le somme, ma di sicuro Italiano ha saputo trovare la chiave giusta per entrare sotto pelle al tifo rossoblù e questo è un merito in più oltre i semplici risultati. La Bologna passionale e goliardica aveva bisogno di cambiare radicalmente, trovando in panchina qualcuno che fosse l'opposto del predecessore. Anche così, a volte, nascono i miracoli bis. Ma è ancora presto per pensarci, la strada è molto lunga, tortuosa e difficile, a partire da martedì quando ci attende un'altra tosta missione. Tuttavia, c'è di nuovo quella percezione di un Bologna molto difficile da mandare ko. Come l'anno scorso, forse più dell'anno scorso.

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