lo spunto

E’ un Bologna che fa sognare (di nuovo). Alla città serviva un Italiano

Il Bologna esalta e coinvolge, Italiano è entrato nel cuore dei bolognesi e per restare lì serviva qualcuno opposto a Motta. Il Dall'Ara può ancora sognare
Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 
E’ un Bologna che fa sognare (di nuovo). Alla città serviva un Italiano- immagine 1

Non mi piace fare paragoni, ma il Bologna di oggi emoziona forse ancora di più di quello dell'anno scorso. Sarà il fatto che Italiano è più empatico e più viscerale, sarà il fatto che la squadra è impostata per tambureggiare per novanta minuti rispetto al possesso ragionato di Motta, sarà che confermarsi è sempre più difficile e allora ci si affeziona di più. Non so dare una risposta ma c'è ancora tanta magia al Dall'Ara e quando si accendono le luci dei telefonini la memoria non può che andare all'anno scorso. La squadra fa ancora sognare e probabilmente ad agosto non lo avrebbe detto nessuno. Invece, sono 37 punti in classifica, momentaneamente a pari della Juve (ma c'è una partita da recuperare) con 9 vittorie e solo 3 sconfitte. Non male per chi era arrivato qui, cioè Vincenzo, con l'idea che fare meglio dell'anno scorso sarebbe stato impossibile, mentre fare peggio facilissimo. Bè, per ora sta tenendo il Bologna in lotta per la Champions nonostante l'abbia anche dovuta giocare, con evidente dispendio energetico in più rispetto al predecessore. Bravo.