La partita ha detto tutto del Bologna, descrivendolo a 360 grandi sulle idee di Motta. Pressing alto nel primo tempo, rubate determinanti negli ultimi 20 metri di campo e fraseggi di qualità per andare in porta. La ripresa, dopo il vantaggio di Posch, è stata invece basata sull'organizzazione, sulla lotta, sulla capacità di tenere e gestire un risultato. Tutto quello che una squadra di calcio può far vedere. Qualità e gestione, buon calcio e risultati, spada e fioretto. Il tutto ancora in emergenza, e lo sarà forse ancora di più col Monza data la squalifica di Lucumi. Ma non è tempo di pensarci oggi, prima si può godere a pieno di un successo importante e meritato, che giustifica la parolina 'Europa' che Motta non vuole pronunciare ma che lo costringerà, prima o poi, a guardare la classifica. Ma ciò che più conforta è la tempra mentale della squadra, capace di accelerare in questa situazione fatta di rotazioni corte quando una volta si rallentava rientrando nei ranghi della salvezza tranquilla. Oggi appare un Bologna diverso e le prossime due partite tareranno le reali possibilità europee.
lo spunto