lo spunto

Davvero i giocatori sono tutti uguali?

Manuel Minguzzi

Ma questo incidente di percorso a Torino può cambiare il giudizio su Thiago Motta? Folle anche solo pensarlo, perché il Bologna è settimo principalmente per merito suo, ma dopo mesi di titoli in prima pagina e complimenti è arrivato un passo falso che non può in maniera acritica passare in cavalleria. Con precedenti allenatori non sarebbe stato fatto, considerando che anche lì c'erano esclusioni, meno eccellenti, ma comunque basate sul rendimento settimanale e quasi sempre si è gridato allo scandalo. Qui invece si parla di giocatori importanti non utilizzati, oltre ad Arnautovic pure Medel, e la gestione che dovrà avere Motta da qui alla fine con la rosa quasi al completo, con l'intento di non cestinare quanto di buono fatto fino a qui. Non è facile, sia chiaro, perché da un lato c'è da non dimenticare i giocatori della cavalcata e dall'altro c'è da inserire qualche veterano, che per gerarchia non può rimanere a zero minuti, il tutto cercando di cavalcare il sogno europeo che fortunatamente una sconfitta non ha compromesso. E se una mezza critica a Motta destabilizza molti non può essere un problema di chi è chiamato a fare il proprio lavoro, anzi. Non esiste il reato di lesa maestà, esiste la realtà di una partita affrontata male e giocata peggio. Niente di clamoroso, può succedere. Motta resta un valore aggiunto? Ovvio che sì. Lo sono anche Arnautovic e Medel? Ovvio che sì. Si trovi il modo di inserirli, perché non tutti i giocatori sono uguali.

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