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Dal Maradona al Dall’Ara: il mottismo chiude il cerchio

Redazione TuttoBolognaWeb

Nonostante tutto questo, ciò che rischia di non cambiare è l'esito del campionato bolognese. Con un nono posto (o ancora più giù) non si darebbe giustizia alle emozioni vissute finora. Perché simbolo dell'anonimato sportivo, ma soprattutto perché non cambierebbe nulla dalle scorse stagioni. Ed è qui che Sartori e Di Vaio devono mettere mano, lì dove Thiago non può più operare poiché "solo" allenatore. Dal mercato, dalle operazioni e dagli investimenti. Trattenendo i migliori ove possibile e trovandone migliori ove esistano. Da Orsolini e Dominguez fino a Thiago Motta, quando deciderà di andare altrove. Qualcuno lo accosta al Napoli del futuro, ma sappiamo bene il rapporto dell'italobrasiliano con il tempo: esiste solo il presente. Senza dimenticare il passato, quel passato in cui Thiago vestiva la maglia dell'Inter e segnava una doppietta al Napoli di Cavani...


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